Quantcast
Channel: Uomo inculato il maschio sfondato dal cazzo
Viewing all 104 articles
Browse latest View live

Il tassista bisex

$
0
0
Io e il mio ragazzo ci trovavamo all'estero per una vacanza. Una sera, in discoteca, conoscemmo delle persone che ci invitarono ad una festa programmata per il giorno seguente. Non sapevamo però che l'albergo dove alloggiavamo era molto distante dal luogo della festa. Prendemmo un taxi ma, dato il lungo percorso, la tariffa schizzò alle stelle e così il costo della corsa arrivò ad un prezzo per noi inaccessibile. Il tassista non volle sentire ragioni, il trasporto andava pagato. Non sapendo cosa fare proposi all'uomo di guardarmi senza vestiti. Restai solo coi tacchi e le mutandine. Una donna come me di solito piace e destai interesse anche in lui ma non gli bastava. Mi disse:"Ok, bella troia ma voglio anche un pompino!". E' probabile che lo avrei accontentato ma il mio ragazzo intervenne:"No, questo è troppo! L'hai già vista nuda non ti basta?". A quel punto lui si rivolse a me esclamando:"Allora tu resta così bambola in modo che posso guardarti mentre il tuo ragazzo mi succhia il cazzo". Non mi aspettavo una proposta simile, evidentemente il tassista era bisex. Non avevamo scelta inoltre il mio ragazzo non avrebbe mai permesso che venissi umiliata in quel modo e così si "sacrificò" per me. Il tassista aveva proprio un bel palo tra le gambe e il mio ragazzo lo prese sapientemente in bocca e lo ciucciò. Inizialmente pensai che lo stesse facendo solo per risolvere il contenzioso col tassista ma mi accorsi che quel cazzo gli piaceva eccome! Restai a guardare il lungo bocchino e la mia figa si inumidì tutta. A un tratto il tassista mi disse:"Bene, che simpatica situazione che si è venuta a creare. Vedi come al tuo ragazzo piace il mio cazzo?". Non potevo certo contraddirlo, era fin troppo evidente. Risposi:"Eh si, devo ammettere che hai proprio ragione". Poi aggiunse:"...e tu sei una bella troia, ti si legge in faccia l'eccitazione". Anche questo era vero. L'indomito guidatore proseguì:"Che ne dici se dò due botte al tuo boyfriend?". A quanto pare il bocchino non gli bastava, voleva fottersi il mio ragazzo! Fui presa da una sensazione doppia contrastante, un misto tra porcaggine e freni inibitori. Sapevo bene che si trattava di una maialata in piena regola e, da un lato, avrei voluto impedirla con tutte le mie forze ma la mia fica era in brodo all'idea di tale trasgressione. Risposi:"Bhè...se proprio le va...". Il tassista non aspettava che un cenno ed io glielo avevo appena dato. Mi sedetti in auto, tolsi anche le mutandine, e a cosce ben aperte mi sditalinai mentre il mio boyfriend si prendeva nel culo la verga dura del tassista. Il mio ragazzo gemeva ed emetteva gridolini di piacere trapanato da quell'insaziabile randello. Una scopata bollente prima a missionaria e poi a pecorina della durata di oltre mezz'ora. Venni intensamente guardandoli e, poco dopo, il mio ragazzo ormai esausto e sfondato si prese un getto caldo e copioso di sperma nel sedere. Alla festa arrivammo con ampio ritardo. Il mio fidanzato mi disse:"Tesoro mi raccomando non raccontare quello che è successo oggi". Gli risposi:"Tranquillo amore, non dirò in giro che ti sei fatto sfondare il culo dopo averlo preso magistralmente in bocca".           






Corna gay

$
0
0
Mi chiamo Donatella, sono casalinga e sposata con Andrea. Dopo il lavoro mio marito è solito schiacciare un pisolino nella stanza riservata agli ospiti. Mi trovavo in camera da letto quando sentì dei rumori e delle voci. In un primo momento pensai che si trattasse dei ladri. Ad ogni modo mi decisi ad andare a controllare e trovai mio marito che si faceva inchiappettare alla grande da Massimo, un suo collega di lavoro che spesso era stato da noi a cena. Quel furbastro di Massimo si era procurato una copia delle nostre chiavi di casa in modo da accedervi all'orario in cui mio marito si riposava. Non mi ero mai accorta che Massimo fosse gay. Di solito mi guardava le cosce come tutti gli uomini ma, forse, era un modo per confondere le idee. Fatto sta che io li beccai a fottere spassionatamente. E mio marito? Come mai c'era stato? Omosessuale represso anche lui? Chissà,ma Andrea mi stava facendo cornuta con un uomo! Non feci scenate, anzi, incuriosita lasciai che la torbida fottuta volgesse al termine. Massimo godette e riempì col frutto del suo piacere il culo ormai violato di Andrea. Non dissi nulla e mi allontanai lentamente mentre mio marito sborrava segato dal premuroso amico.

Massimo, introdottosi in casa, si avvicina furtivamente al marito di Donatella che dorme...





Nel frattempo la bella moglie di Andrea è ignara di quello che sta accadendo nella camera degli ospiti.




Controllare alle volte può essere molto rischioso come avviene in questo caso specifico...


Allarmata telefonai subito a mia cugina Corinne, una ragazza molto sexy ed estroversa che faceva impazzire uomini e donne. Le raccontai l'accaduto per ascoltare il suo parere. Corinne mi tranqullizzò subito a modo suo, mi disse:"Cara ma evolviti! Non lo sai che a un sacco di uomini piace il cazzo?", poi aggiunse:"Piuttosto racconta un pò i dettagli che ho giusto voglia di un ditalino". Un pò sorpresa da quelle parole le raccontai ciò che avevo visto pochi minuti prima mentre lei ansimava per telefono. Mi secca ammetterlo ma... durante quella conversazione la mia figa si bagnò un bel pò!




Per il bene dell'amica

$
0
0
Salve, il mio nome è Emma e voglio raccontarvi una storia. Una mia cara amica, Diana, aveva finalmente trovato l'anima gemella, Giancarlo. Mi parlava sempre di lui, non faceva altro. Avevano gli stessi gusti in tutto e per tutto, lei ama il tennis e anche lui, infatti facevano spesso qualche partita. Chiacchieravano sempre, sembravano essere fatti l'uno per l'altra!!! Lui la invitava varie volte ad uscire e chiacchieravano fino a tarda sera, parlavano dei loro hobby, dei loro proggetti per il futuro (carriera, casa etc..), la pensavano sempre allo stesso modo, facevano discorsi molto profondi e interessanti. Nè io nè lei avevamo mai trovato un ragazzo così speciale!!! Purtroppo, ogni volta che la mia amica cercava di dargli un bacio, lui si spostava o inventava una scusa per andarsene eppure sembrava che andassero d'accordissimo. Inoltre lei è una vera strafiga che fa gola a tutti gli uomini. Molto strano dunque. Diana era disperata, io volevo sollevarla, e così indagai per scoprire se lui avesse un'altra donna. Volete sapere che cosa ho scoperto? Dunque, seguì Giancarlo e lo vidi incontrarsi con un altro ragazzo. Presero un caffè al bar, poi entrarono insieme in un albergo poco distante scegliendo una camera a ore. Mi intrufolai senza farmi notare, da un armadietto al primo piano presi una divisa da cameriera in modo da passare inosservata. Individuai la camera che avevano affittato ed entrai prima di loro piazzando una spycam ben nascosta, poi entrai nella stanza accanto che era libera. Sul mio ipad potevo visualizzare agevolmente ciò che la spycam riprendeva. Vidi un bel siparietto tra i due nudi a letto: sesso infuocato tra baci, seghe con mani e piedi, pompini con ingoio e, naturalmente, scopate estenuanti. Precisiamo che non ho nulla contro i gay ma ci rimasi malissimo visto che la mia amica, dopo tutte le brutte storie d'amore vissute, sembrava aver trovato il ragazzo giusto per lei. Ma le soprese non erano certo finite lì. Mi accorsi, tra le altre cose, che il partner di Giancarlo era un ex di Diana! Capito che situazione? Il ragazzo che piaceva a Diana e un suo ex si facevano tra loro e pure di brutto! Cosa dovevo fare? Glielo dovevo dire? Lei aveva capito che c'èra qualcosa che non andava, ma non sapeva cosa!!! Io conoscevo il problema, forse non avrei dovuto dirle niente per non farla soffrire, ma scelsi di parlare con tanto di prove registrate.




riprese dalla spycam...









Mi recai a casa di Diana e le mostrai subito il filmato che avevo registrato in albergo. Guardare direttamente le immagini avrebbe chiarito tutto più di qualunque discorso. La poverina dovette sorbirsi un'ora buona di sesso tra i suoi "ragazzi" con tanto di sborrate in bocca e nel culo.

Sfide pericolose tra amici napoletani

$
0
0
Mi chiamo Gianni. Quel maialino del mio amico Peppe si teneva da un bel pò quella troia della zia. All'inizio credevo volesse solo darsi delle arie ma un giorno mi propose di assistere alle sue gesta per dimostrare che non diceva falsità. Invitò la zia a casa sua quando i genitori non c'èrano. Si trattava di una donna bionda over 40. La puttana indossava calze e reggicalze rossi e tacchi alti. Mi nascosi opportunamente mentre lui la castigò a pecorina in salotto. Una scena magnifica. Mi sparai una sega e venni mentre lui le schizzò sul culo.    



A dire il vero invidiavo un pò Peppe e così pensai bene di fare la stessa cosa con mia zia Amalia. Era vedova e sapevo, dalle conversazioni telefoniche con mia madre alle quali avevo origliato, che non prendeva uccelli da un bel pò. Mi presentai a casa sua con dei fiori. Fu più facile del previsto. Gradì i fiori, poi, assetata di cazzo com'èra finì ben presto inginocchiata a succhiarmelo. Era proprio una bocchinara di prim'ordine la zia. Mi eccitai un sacco e il pisello divenne assai duro. Sul più bello la zia si fece prendere dai sensi di colpa e disse che forse era meglio fermarsi ma io ero notevolmente arrapato e volevo andare fino in fondo. Le abbassai i pantaloni e iniziai a leccarle la fica da dietro, questo la fece letteralmente elettrizzare, da quel momento non si sarebbe più tirata indietro. Me la chiavai a pecorina e a candela senza esitazioni. La cappella pulsante fu risucchiata da quella fica bramosa di cazzo. Dopo la lunga fottuta la zoccola venne dopodichè me lo prese tra le labbra propinandomi un bucchino fantastico ed io le schizzai in bocca tutto lo sperma che avevo in corpo.       
















Ero gasato al massimo dopo aver trombato la zia. Corsi subito a raccontarlo a Peppe. Con tono di sfida mi disse:"Bravo ma io intanto mi sono fatto pure un'altra signora". Cavolo! Dovevo tenergli testa e così pensai anch'io ad un nuovo obiettivo. Fu proprio zia Amalia a fornirmi involontariamente l'assist presentandomi Angela, una sua amica. Anche Angela era in cerca di cazzo per cui non mi fu difficile sedurla. Le lasciai il mio cellulare e lei non tardò a contattarmi. Andai a casa sua e la castigai. La signora Angela aveva il vizio dell'alcol. Mi bastò farla bere un pò per scatenare la maiala che aveva in corpo. Dopo leccate di capezzoli e pompino, in via preliminare, mi stesi a terra facendola adagiare sul mio cazzo duro. Poi le detti un'altra bella infornata a pecorina mentre lei teneva le mani appoggiate su un tavolino di vetro. La sentì venire e poco dopo godetti schizzando lo sperma sul suo culetto morbido. La troiona alcolizzata riprese ad attaccarsi alla bottiglia subito dopo gli orgasmi. Ad ogni modo avevo portato le conquiste a due. Mi ero sbattuto zia Amalia e la sua amica Angela, due strappone mature. Da queste esperienze capì che le donne diventano sempre più zoccole e assetate di cazzo col passare dell'età.   










Mi ritrovai a parlare con l'amico Peppe raccontandogli le mie gesta. Mi disse:"Bhè sei stato proprio bravo, complimenti!". La situazione andò avanti così per un pò, lui si sbatteva le sue dame mature ed io le mie finchè qualcosa cambiò. Ci rivedemmo dopo alcuni mesi e lui mi disse che si era annoiato di vivere sempre la stessa solfa e chiese un mio parere. Gli risposi:"Bhè, effettivamente anch'io mi sono rotto il cazzo sai". Avevamo bisogno di nuove emozioni. Ne parlammo con Tonia, una sua cugina bionda molto bella. La ragazza ci invitò a casa sua. Quando io e Peppe arrivammo c'èra anche una ragazza bruna molto bella amica di Tonia di nome Sonia. Cenammo tutti e quattro. Io e Peppe raccontammo delle nostre scopate con le signore. Le ragazze ascoltarono incuriosite poi Tonia esclamò:"Sapete una cosa? Io e Sonia siamo lesbiche e stiamo insieme". Nè io nè Peppe ci aspettavamo una cosa del genere e restammo un pò spiazzati. A un tratto Sonia prese la parola e, rivolgendosi a noi maschi disse:"Dovreste provare anche voi". Io e Peppe ci guardammo in faccia come per dire:"Ma che cazzo dice questa...". Risposi:"Ma no che schifo!". Sonia ribattè:"Se non provate che ne sapete se fa schifo oppure no?". Non aveva tutti i torti la ragazza. Tonia le fece eco:"Ma si dai su provate!". Per non scontentare quelle due veneri io e Peppe ci baciammo senza troppa convinzione. Sarà stato il desiderio di trasgredire, la presenza delle ladies, la novità o chissà che ma fatto sta che pian piano ci provammo gusto in quel bacio. Le nostre lingue si cercarono con desiderio sempre più crescente e ciò non sfuggì certo alle ragazze che si spogliarono nude per "accompagnare" questa nostra nuova esperienza tutta al maschile. Sonia si masturbò mentre io e Peppe ci slinguavamo intensamente. Tonia suggerì a me e al cugino di spogliarci a nostra volta. Poi la bionda si rivolse a Peppe e gli disse decisa:"Perchè non lecchi un pò il culo al tuo amico?". Adesso si stava esagerando, va bene il bacio ma una leccata di culo era un pò troppo, e tra uomini per giunta! Pensavo che Peppe si rifiutasse ma il bacio e le incitazioni delle ragazze gli avevano reso il cazzo bello duro e così si fiondò sul mio buco anale. Cazzo se mi piaceva! Era semplicemente fantastico! La sua linguetta nel sedere mi stimolò enormemente. L'atmosfera divenne rovente. Quella maiala di Tonia mi esortò a sbocchinare il cugino incitandomi in dialetto. Non mi sarei mai rifiutato di obbedire ai desideri di quella venere profumata. Mi spinse adagio la testa in modo che ricevessi il pene del mio amico dritto in bocca. Poi dette un altro colpetto e così imboccai perbene l'asta. Il sapore di cazzo mi inebriò il cervello, lo ciucciai come un pompinaro provetto. Peppe gemeva di piacere. Tonia sorrideva mentre l'amica era già venuta una volta sditalinandosi. Sbocchinai a lungo sentendo i brividi di piacere del mio amico. Non c'èra più modo di frenare la libidine ormai a picchi altissimi. Tonia mi fece adagiare col culo sul sesso eretto del cugino. Il palo si fece strada tra le mie natiche sverginandomi con una puttanella. Peppe mi impalò a candela facendomi urlare di dolore. La ragazza bionda mi dette un bacio in bocca per addolcire la sofferenza della penetrazione che si sfumò sempre più in piacere man mano che il mio culo si abituava alle stantuffate. Godevo enormemente a prendere il pisello nel sedere, molto più di quando avevo scopato con mia zia e l'amica. Anche Peppe era eccitatissimo e, dopo avermi chiavato per un'ora, venne riempiendomi l'ano di sperma caldissimo. Sentì scorrere il liquido all'interno e provai una sottile estasi. Peppe mi leccò la punta del cazzo. La sua lingua stimolava la cappella in modo fantastico. Mi trattenevo un pò timoroso di venire in bocca ad un uomo, questo fece durare il bucchino molto di più regalandomi continui brividi di piacere. Alla fine non ce la feci più e spruzzai tutta la sborra in bocca al mio amico svuotandomi i coglioni. Che strano destino, avevamo scopato donne mature troie per poi accorgerci che l'apice del piacere era tra di noi, vecchi amici e le ragazze ci avevano dato una mano notevole a capirlo. Dopo quella magica serata trasgressiva ebbi un solo desiderio impellente in mente, quello di assaggiare il sapore del suo liquido bianco come lui aveva fatto con me.







Triangolo gay tra calciatori

$
0
0

Orgetta gay. Negli spogliatoi tre calciatori si rilassano tra massaggi, pompini e scopate schizzando tanta bella sborra!

Il padre fotte il figlio

Cazzo nero in famiglia

$
0
0
Mi chiamo Vera. Mia sorella Giulia era depressa per l'improvviso insorgere dell'impotenza del marito Gino. Mi diceva che non riusciva più a sostenere una situazione del genere ma che non aveva il coraggio di farsi l'amante. Passò un pò di tempo e Giulia sembrò aver ritrovato l'entusiasmo. Le chiesi cosa fosse cambiato. Lei non voleva dirlo ma, dopo ripetute insistenze da parte mia, vuotò il sacco. La situazione era radicalmente mutata da quando avevano assunto George, un domestico di colore. Pensai subito che quest'uomo si sbattesse mia sorella. Incuriosita le chiesi i dettagli ma lei non volle parlare, si vergognava la troia. A quel punto la misi sul piano del ricatto, le dissi:"Facciamo così Giulietta, fammi assistere a quello che combini altrimenti ti sputtano in giro!". Mia sorella, preoccupata, rispose:"Eh va bene, va bene, che bastarda che sei!". Andai a casa loro, il marito era presente. Pensai subito tra me e me:"Ah, bene, cornuto consenziente!". Mia sorella si spogliò e dopo aver spompinato il nero se lo fece mettere direttamente nel culo! Vedere Giulia trapanata da quel missile mi fece ribollire il sangue. Il marito mi guardava con aria di vergogna, io gli sorrisi come per tranquillizzarlo. Mezz'ora buona di impalata in cui mia sorella gemeva di piacere. Il nero godette bagnandole il culo di sperma. Credevo fosse finita lì ma in pentola bolliva qualcos'altro. 



Il nero si avvicinò al marito di mia sorella, gli tolse i pantaloni e, con disinivoltura, piazzò l'uccello nel culo bianco di Gino. George, dopo essersi fatto lei, ne aveva anche per lui! Giulia mi guardava imbarazzata mentre i due uomini fottevano a piacimento. Giulia si rivestì, credendo di rompere la tensione mi disse:"Vera vuoi un drink?". Accettai, ne prese uno anche lei. Ci mettemmo sedute sul divano mentre il nero continuava a trapanare Gino senza pietà. A bruciapelo le domandai:"E' dura accettare che tuo marito lo prende nel culo?". Mi rispose:"Bhè cara, sai com'è, Gino non riusciva più a farmi godere, in questo modo invece godiamo entrambi". Risposi:"Eh si vedo vedo". La mia fichetta si era bagnata notevolmente a furia di vedere cazzi nel culo e così, in preda all'eccitazione, mi tolsi i vestiti e poi spogliai lei. Non se l'aspettava, le dissi:"hai fatto 30, fai pure 31!". Giulia era sempre stata più brava di me in tutto, a scuola, nel lavoro, inoltre si era sposata ed io no. L'avevo sempre invidiata ma ora la desideravo, volevo il suo corpo. Cercai la sua lingua con la mia, ci stette, infondo era puttana come me. Le slinguazzai i capezzoli sul divano. Il nero e il marito sgranarono gli occhi vedendoci lesbicare. Spesso, in passato, quel maialino di Gino aveva ammesso che gli sarebbe piaciuto vedere la moglie e me insieme dato che siamo due belle donne. Rivolgendomi al marito esclamai:"Guarda Gino!" e misi due dita nella fica di mia sorella che emise un gridolino di piacere. Gino era in estasi tra il guardare e il prendere quel bastone nel culo. Piazzai la lingua sul clitoride di Giulia tormentandola fino a farla venire. Ansimò e godette. Intanto il nero aveva sfilato il cazzo dal buco sfondato di Gino. I due erano passati a strofinarsi le cappelle. Io e mia sorella li guardammo attentamente mentre si schizzavano i cazzi di sborra a vicenda.        


    





Il treno dei desideri

$
0
0
Questo episodio è accaduto pochi mesi fà. Stavo tornando da un viaggio di lavoro, ero già arrivato a Bologna, seduto, accaldato e annoiato, vidi salire un ragazzo che, ai miei occhi, sembrò bellissimo, capelli neri, fisico asciutto. Aprì lo scompartimento e chiese se i posti fossero liberi, risposi che erano tutti liberi. Lui posò lo zaino e si accomodò di fronte a me, vicino al finestrino. La cosa che mi venne spontanea, mentre facevo un cruciverba, era sbirciare come era fatto, e, inevitalbimente gli occhi caddero sul pacco, e che pacco! Mi rituffai nel cruciverba, il treno ripartì. Sbirciai ancora e vedi che stava leggendo una rivista, ma, sorpresa, il pacco si era vistosamente ingrossato. Cosa poteva esserci mai di così eccitante in una scialba rivista di gossip? Così, dopo qualche minuto, con la scusa di prendere qualche cosa dal trolley, mi alzai e, mentre ravanavo nel trolley, lanciai un'occhiata sulla rivista. All'interno di quella di gossip c'èra una rivista porno, forse tedesca o olandese, ma non un porno normale, si trattava di un porno gay dove in una pagina c'èra una ammucchiata interraziale, corpi bianchi inculati da nerchie nere, nell'altra un ragazzo succhiava il cazzo di un nero, un cazzo enorme. Forse il giovane si accorse della sbirciata o forse no, fatto sta che voltò pagina ed io mi sedetti al mio posto, col cervello in subbuglio. Mille pensieri giravano vorticosamente nella testa. Dopo circa venti minuti di viaggio gli chiesi se per caso avesse una sigaretta da offrirmi, lui, ovviamente mi disse che non si poteva fumare, ma, io gli risposi che sarei andato in bagno a fumare e che non se nesarebbe accorto nessuno. Si alzò, tirò fuori il pacchetto e mi offrì la sigaretta, a quel punto mi disse, se non le dispiace vengo anch'io a fumare. Il treno fece una curva e lui si appoggiò a me per non cadere. Sentì chiaramente il suo cazzo duro appoggiato alla mia coscia. Molto sfacciatamente gli dissi, "carino il giornale". Mi guardò, ed io subito esclamai "Si capisce bene che hai voglia di farti una gran sega con quelle foto arrapanti". Lui rispose:"bhe si effettivamente...". Esclamai "Dai vai che altrimenti trovi il cesso occupato". Pensavo entrasse nel bagno da solo invece il monello lasciò la porta aperta aspettando il mio ingresso. Accolsi l'invito ed entrai. Vidi che si sbottonava i pantaloni, li calò fino alle ginocchia, appoggiò il giornale sul bordo del lavello. Gli dissi: "Apri alla pagina della gang tra bianchi e neri che è molto eccitante", così fece. Alla sola vista gli tornò duro e cominciò a menarselo violentemente. Gli presi la mano, dicendogli "Aspetta così sborri in fretta e godi poco, lascia fare a me". Si appoggiò alla parete, guardavo quel cazzo grosso e turgido, mi sembrava impossibile essere li, lo presi in mano dolcemente, cominciai una sega delicata partendo dalla base fino alla cappella, bella rossa e gonfia, potevo sentire il suo ansimare farsi sempre più affannoso. Mana mano che continuavo sentivo che si avvicinava il momento dell'esplosione. Inaspettatamente si girò appongiando il culetto alla mia patta per strusciarsi. Avevo il cazzo che faceva scintille. Mentre lo segavo, la sua mano arrivò ai miei pantaloni, lo aiutai sistemandomi meglio, sbottonò la cinta, aprì la zip e fece scendere giù i calzoni. Ero appoggiato con il mio cazzo al suo culetto, sembrava mi pregasse di farglielo sentire, glielo appoggiai al buchetto, alla prima spinta me lo risucchiò all'interno, a quel punto ero talmente preso da quello che stava succedendo che non pensai più al suo cazzo, lui si piegò un pò e mi fece entrare completamente dentro. Che emozione! Dopo pochi colpi sentivo già salire la sborra. Ricominciai a segarlo con sua somma soddisfazione, mi incitò di farlo più velocemente. Intanto lo inculai con decisione. Sentì i getti di sborra scorrere sulla mia mano e il suo buchetto contrarsi ripetutamente, mi lasciai andare sciogliendomi in una lunga ed intensa sborrata, in pratica venimmo insieme. Eravamo ancora coi pantaloni calati e sporchi di sperma quando la porta difettosa si aprì di colpo.



Una ragazza bionda molto sexy stava aspettando da un pò per entrare a fare i suoi bisogni nella toilette. Ci beccò in atteggiamenti che non lasciavano adito a dubbi. Con modi poco confacenti ad una signora esclamò: "Hey, la gente deve pisciare e voi state a fare i ricchioni nel cesso!". Io e lui diventammo rossi dalla vergogna. Il ragazzo scappò via di corsa mentre lei iniziò a criticare e a provocarmi. Seduta sulla tazza del cesso si tolse le mutandine facendomi ammirare la deliziosa fica. Il mio cazzo si rianimò all'istante. La troia mi fece un bucchino strepitoso, poi si girò ed io le leccai il buco del culo mentre mi dava del frocio. Le infilai il cazzo duro nella fica a pecorina. Mentre la fottevo mi chiedeva se preferissi il culo di un uomo o la passera. Questa domanda mi mandò in estasi e la chiavai ancora con più gusto lasciandole il dubbio. Intanto ripensavo a come mi era piaciuto con quel ragazzo. Continuai ad impalarla a candela e fu così che se ne venne. Riprese a succhiarmi il cazzo ed io, esausto, le schizzai in bocca tutto lo sperma che mi era rimasto in corpo svuotandomi completamente. Quella volta in treno di sicuro non mi annoiai!










Mio marito lo prende bene nel culo

$
0
0
Da almeno un mesetto mio marito a letto era privo di entusiasmo. Cercai di scuoterlo in tutti i modi ma senza riuscire a rianimarlo. Era alquanto insensibile anche ai prolungati bucchini che gli propinavo. Non sapendo più cosa fare una sera, durante l'intimità, tirai fuori un mio dildo e, dopo averlo ben insalivato, glielo infilai lentamente nel culo. Sorpreso esclamò:"Cara ma cosa fai?". Gli risposi:"Cerco di stimolarti un pò" e spinsi dentro l'oggetto. Poi incominciai a muoverlo avanti e indietro finendo per scopargli il culetto. Chiuse gli occhi manifestando un notevole piacere. Il cazzo gli si fece bello duro ed io lo segai fino a farlo schizzare. Da quella volta il dildo nel culo di mio marito divenne un elemento costante a letto, solo così riusciva ad eccitarsi. Dopo un pò di tempo cominciai a pensare che magari gli sarebbe piaciuto prendere un bel cazzo vero e a me di certo non dispiaceva l'idea di vederlo impalato. Sapevo che da solo non si sarebbe mai deciso a trovare qualcuno così mi misi in chat fingendomi lui. Passarono alcune sere finchè beccai un tipo interessante e lo invitai a casa nostra precisando:"Tranquillo c'è anche mia moglie ma lei non ci ostacolerà". A mio marito non dissi nulla. Venne il giorno dell'appuntamento, il campanello della porta squillò. Mio marito andò ad aprire e lo fece accomodare, i due si misero a parlare sul divano. Lo sconosciuto faceva riferimento alla chat e mio marito ovviamente non capiva. Prima che potessero chiarire il malinteso intervenni con un'improvvisata per distoglierli da quel discorso:"C'è un ospite in casa nostra e l'ospite è sacro! Che ne dite di sorbire tutti un bel caffè?". Bevemmo il caffè poi io inventai, dissi all'estraneo:"Ma io ti conosco, ti vedo sempre da queste parti!". Lui capì al volo che gli facevo da complice e mi resse il gioco. Continuai la scena col tizio:"Mio marito sta spesso da solo perchè non gli fai un pò di compagnia  mentre io faccio un servizio di là. Sono sicura che avrete tante cose da dirvi". Fortunatamente la messinscena aveva funzionato bene, mi allontanai lasciandoli fare amicizia con calma. Indossai tacchi e lingerie sexy e mi misi a spiarli. Simpatizzarono eccome i maialini! L'ospite si mise a slinguazzare le palle del mio coniuge dedicandosi poi ad un favoloso bucchino mozzafiato che mi fece bagnare la figa. Era fatta ormai! Entrai in scena con le mutande calate a metà cosce offrendo una piena visione delle mie intime fessure. Dissi chiaramente che li avrei guardati con piacere. Sorpresi dalla mia presenza improvvisa si tranquillizzarono subito vedendomi loro complice. Lo sconosciuto, seppur in gran parte gay, sbavò guardando le mie calde fessure e si eccitò ancor di più. A cazzo durissimo penetrò il culo di mio marito che accolse alla grande la verga facendosi fottere a pecorina. Poi il nostro ospite si sedette sul divano e mio marito si mise sopra di lui facendosi impalare magnificamente a candela. Mi si sbrodolò la figa e mi sditalinai con foga mentre loro si dettero un bel bacio sensuale in bocca al sapore di caffè. Ne approfittai per stuzzicarli dicendo loro:"Hey, è buono il caffè?", gradirono il mio commento ironico poi cambiarono posizione assumendo quella classica del missionario. Il mio consorte si prese un'altra bella dose di cazzo prima di farsi inondare il culo di sperma. Venni anch'io sbrodolando umori vaginali a fiume che colarono fino alle calze. A quel punto chiarì la situazione rivelando che avevo organizzato tutto io per indurli a scopare ma ormai poco importava.                  






  





I consigli dell'amica sexy

$
0
0
Io e il mio amico Alfio conoscemmo al cinema una strafigona di nome Demetra. Stavamo guardando il film quando lei, a spettacolo iniziato, entrò e si sedette accanto a noi. Durante l'intervallo, con le luci accese, non potemmo fare a meno di notare la sua bellezza nonchè le splendide cosce lunghe. Cercammo di fare amicizia buttando il discorso sul cinema, sui gusti del suo genere preferito di film. La ragazza fu molto cordiale e continuammo a chiacchierare con lei anche fuori dal cinema alla fine dello spettacolo. Provammo ad invitarla a cena e lei accettò. Le offrimmo una pizza. Le persone del locale non le toglievano gli occhi di dosso e, a dire il vero, nemmeno noi. Prima di salutarci le chiedemmo il numero di cellulare e lei ce lo diede. Io e Alfio eravamo su di giri, sicuri di averle fatto una buona impressione e, ovviamente, sognavamo di scoparla in due quanto prima. La contattammo due giorni dopo invitandola a casa mia per un drink. Accettò volentieri. Tutto sembrava procedere a meraviglia. Si presentò con un vestito rosso, le autoreggenti nere e delle arrapantissime scarpe coi tacchi abbinate al colore del vestito. Io e il mio amico non stavamo più nella pelle. Le offrimmo da bere e cercammo di sedurla. Sorrise, capì che avevamo una voglia matta di scopare. Ci disse che gli eravamo simpatici ma che non avrebbe fatto sesso con noi essendo lesbica. Io e Alfio avemmo alcuni istanti di sgomento, a un passo dalla meta subimmo la terribile doccia gelata. La ragazza, cogliendo la delusione nei nostri occhi, ci propose una soluzione alternativa che non afferrammo subito. Ci suggerì che avremmo potuto appagare le nostre voglie facendolo tra di noi. Ci sembrò una soluzione assurda ma lo disse in modo così sensuale e convincente da indurci a sperimentare qualcosa di totalmente nuovo per noi. Comprendendo le nostre difficoltà iniziali ci dette una mano e si calò un pò le mutandine regalandoci così uno scorcio del suo magnifico culo. Eccitati ci spogliammo restando solo coi calzini. Il mio amico si mise sopra di me. I nostri cazzi si strusciarono tra loro mentre lui mi mise la lingua in bocca. Accolsì quel bacio superando pian piano l'imbarazzo. Mi eccitai sempre più e sentì che anche a lui stava succedendo la stessa cosa. Mi spinse il sesso eretto nel sedere, ebbi un sussulto mentre lui riprese a baciarmi in bocca. Il suo cazzo entrava e usciva dal mio culo sverginato mentre limonavamo come due puttanelle in calore. Lei sorrise e ci incitò delicatamente, esclamò:"Bravi state andando benissimo!". Come mi piaceva prendere quel cazzo, ero al settimo cielo. A un certo punto Alfio me lo tolse dal sedere strusciandolo contro il mio. Che brividi di goduria! Le cappelle si accarezzarono a vicenda finchè raggiungemmo il piacere schizzando ognuno sul corpo dell'altro. Che sublime goduta! E tutto grazie alla nostra amica Demetra che ci aveva indicato una strada insolita ma molto appagante.                






Crossdresser emotion

$
0
0
Desideravo il mio amico ma lui non mi considerava essendo anch'io uomo e così decisi di sorprenderlo assumendo sembianze femminili. In questo modo fu tutto più facile. Dopo un bel bacio gli feci un fantastico bocchino e dopo lui mi scopò schizzandomi addosso la sborra bollente...mmm!









Gay show per due amiche

$
0
0
Mi chiamo Marika. Chiacchierando dal parrucchiere la mia giovane amica bruna Luisa mi aveva parlato di due ragazzi suoi conoscenti e della possibilità di combinare un'uscita a quattro. Accettai con l'intento di passare una serata diversa e sicura che quei maschi, sicuramente arrapati, ci avrebbero castigate entrambe. Anche Luisa era convinta che la situazione avrebbe preso una piega del genere. Andammo prima a ristorante. I ragazzi erano molto rispettosi, non un apprezzamento volgare o una parola fuori posto. Pensai fossero dei veri gentlemen. Dopo cena i ragazzi prenotarono due camere matrimoniali per passare la notte. Io e la mia amica pensammo:"Bhè ora ci siamo!". Arrivati sul pianerottolo, però, uno dei due disse:"Io vado con lui, voi donne andate nell'altra". Ci sembrò strano ma io e lei pensavamo si trattasse di un modo elegante di gestire le cose. Disse la mia amica:"Marika, tranquilla, vedrai che è un modo per stuzzicarci, aspettano che facciamo noi il primo passo, andremo noi da loro". Passarono una ventina di minuti, io e la mia amica ci preparammo in tacchi e lingerie sexy per andare dai maschietti, lei mise il bianco ed io il nero. Eravamo proprio due belle tope. Ci avvicinammo alla porta dei ragazzi e bussammo ma nessuno venne ad aprire. Fermammo una cameriera che era lì fuori dicendo di essere amiche dei ragazzi e così lei fu così gentile da aprire la porta. La ringraziammo ed entrammo. I due erano a letto insieme e stavano facendo sesso! Ecco perchè erano così gentlemen, erano gay. Uno di loro ci disse:"Potete restare se volete". Io e la mia amica ci guardammo in faccia e rispondemmo insieme:"Bhè, perchè no!". Sia io che lei avevamo voglia di fare sesso e guardare quei due ragazzi ci avrebbe quantomeno un bel ditalino, il massimo possibile non essendo lesbiche. Dopo un favoloso bucchino passarono a farsi in uno splendido 69 affiatato prima che uno dei due impalasse l'altro a lungo venendogli copiosamente nel culo. Dissi alla mia amica:"Hanno pagato la cena, le camere, sono dei veri gentlemen...", mi rispose:"Eh si, hai proprio ragione, dei gentlemen affamati di cazzo!".





Amore alternativo

$
0
0
Mi chiamo Anna e sono mora. Insieme alla mia amica bionda Zelda ne avevamo combinate di tutti i colori con gli uomini e, ad un certo punto, ci eravamo stufate accorgendoci di aspirare ad altri tipi di bisogni. Da un semplice bacio tra ragazze si era acceso un torbido desiderio lesbico travolgente. Due uomini si misero a corteggiarci con insistenza. Chiarimmo di non voler essere importunate ma loro non ci credettero. Dopo un invito a cena negato ce li ritrovammo all'improvviso a casa di Zelda. Volevano fottere ad ogni costo e così fummo costrette a mostrar loro i dettagli del nostro rapporto lesbico fatto di baci, leccate di fica, di tacchi, piedi e fistate bollenti. Restarono entusiasti nel guardare due veneri come noi in azione. Credevamo che se ne andassero invece uno di loro disse:"Ragazze, vi dispiace se ci sfoghiamo un pò?". "In che modo?" disse Zelda, "Tra di noi" rispose l'altro. Si spogliarono e uno cominciò a succhiare il cazzo all'altro. Io e Zelda ci guardammo tra noi, sorridemmo e apprezzammo la loro invenitva seguendo con attenzione il lungo e passionale bocchino gay cui fece seguito una frenetica ed emozionante impalata con schizzate di sborra a fiumi.
















Femminilizzati e scopati dalle lei

$
0
0
Perversioni bollenti: inchiappettati dalle lei in abiti femminili godono come puttanelle.









Il marito gay svergina il culo dell'amante di lei

$
0
0
Dopo alcuni anni di matrimonio mio marito Charly, abituale frequentatore di palestre, scoprì di provare eccitazione con gli uomini e instaurò una relazione omosessuale con un altro atleta. Mi nascose la cosa per un pò ma poi io me ne accorsi perchè trovai, nel suo cassetto, alcune riviste pornografiche gay. Restai colpita da quelle foto in cui soggetti maschili prendevano grosse aste in bocca e in culo nonchè grandi getti di sperma. Inizialmente sorpresa da ciò che stava accadendo reagì in fretta trovandomi un amante monello, Giorgio. Dopo alcuni mesi di scopate tradizionali un bel giorno pensai bene di organizzare una fottuta a tre dividendo il cazzo dell'amante con un'amica troia di nome Donatella. Ci recammo vogliosi a casa mia dove pensavo potessimo stare tranquilli ma, inaspettatamente, nell'abitazione c'èra già mio marito in compagnia del suo amichetto. Charly non se l'aspettava ed io diedi spettacolo davanti a lui che sembrò eccitarsi di fronte a me, mogliettina adultera.






Mentre succhiavo la fava dell'amante la mia amica in stivali si sditalinava e mio marito se lo faceva sbocchinare a sua volta dall'amico. Giorgio si scopò Donatella a candela ma, mentre lo faceva, si scoprì eccitato dal fisico e dalle gesta di mio marito. Io e Donatella capimmo che il maialino era preso dal sesso tra uomini e così lo stuzzicammo ripetutamente per far uscire fuori questa sua porca voglia repressa. Mio marito si scopò l'amico mentre il mio amante me lo mise a lungo nel culo fino a sborrare. Charly aveva compreso benissimo che il mio amante voleva provare nuove sensazioni estranee al mondo femminile. Mentre Donatella mi leccava la sborra calda dal buco anale, mio marito si fottette il mio amante sverginandogli il culetto. Dopo una lunga ed estenuante cavalcata il culo di Giorgio si riempì del seme del mio coniuge. Eh si, questi uomini sono proprio dei frocetti... però che bello vederli scopare tra loro!






sbam!!!

Castigati in compagnia

$
0
0
Mi chiamo Barbara. Conobbi un ragazzo di nome Andrea, un tipo un pò strano ma simpatico. Mi chiedevo come mai non ci avesse ancora provato con me come fanno la maggior parte degli uomini. Conoscendolo meglio e conversandoci scoprì che non era fidanzato. Entrando in confidenza mi confessò una sua fantasia erotica segreta: il suo pallino era quello di farsi violare il sedere da una donna. Questa idea trasgressiva mi colpì stuzzicando un bel pò la mia mente. Mi chiedevo come fosse possibile immaginare di farsi fare il culo da una donna piuttosto che penetrare lei, che di aperture ne ha ben due! Ma forse proprio questa anomalia mi turbava, la ricerca del piacere non tradizionale. Lo invitai a casa mia chiedendogli di riparlarmi della sua fantasia, la riconfermò in pieno e aggiunse che un suo amico orientale, di nome Fen, aveva lo stesso desiderio sessuale. Pensai subito di organizzare, dissi a lui di fare venire il suo amico, poi chiamai al telefono Giovanna, la più troia delle mie amiche, invitandola a casa. Ci ritrovammo in quattro. Potete immaginare cosa successe, mentre io impalavo Andrea con lo strap-on la mia amica riservava lo stesso trattamento al ragazzo orientale. Ce li chiavammo alla grande per tutto il pomeriggio facendoli gemere di piacere. Coi culi arrossati dalle penetrazioni i due schizzarono a fiume mentre io e la mia amica ci scambiammo uno sguardo complice sorridente felici di averli castigati.      




Un amico per mio figlio

$
0
0
Mi chiamo Mara, sono una donna separata. Mio figlio Vincenzo è sempre stato un tipo riservato, fin troppo. Non lo avevo mai visto con una ragazza e questa sua tendenza alla solitudine mi preoccupava. Un giorno il mio salumiere assunse un nuovo aiutante, un ragazzo biondo molto simpatico di nome Francesco. Ci scambiai quattro chiacchiere quando venne a portare l'acqua minerale e, dopo alcune volte, gli feci una proposta:"Che ne dici di fare un pò di compagnia a mio figlio, sai lui è un pò solo, non ha amici". Francesco accettò la proposta di buon grado e prese l'abitudine di venire spesso a casa nostra. Mio figlio sembrava contento di questa nuova amicizia ed io mi tranquillizzai un pò sapendolo in compagnia. Giocavano molte ore alla playstation. A volte io uscivo e rientrando li trovavo ancora presi davanti al video. Un giorno mi trovai a parlare con Francesco e mi disse di non avere la ragazza. Gli risposi:"Bhè...allora perchè non andate a caccia di fichette tu e mio figlio". Da quello che mi disse avrei dovuto capire, ma non mi soffermai abbastanza, esclamò:"Signora, le ragazze di oggi danno solo problemi, non c'è fretta di andarle a cercare". Risposi:"Bhè si, forse hai ragione meglio fare con calma". Passarono mesi e mesi in cui i due giocarono ininterrottamente ai videogiochi. Un bel giorno non trovai nessuno in camera di mio figlio, la cosa mi sembrò strana. Pensai che i due fossero usciti per una passeggiata. Dubbiosa scesi giù in deposito a dare un'occhiata. La porta, che di solito tengo chiusa a chiave, era aperta. Entrai e scorsi i due ragazzi nudi. Francesco stava facendo un chinotto a mio figlio, restai allibita ma restai a guardare incuriosita. Dopo la succhiata di cazzo mio figlio si girò offrendo il culo all'amico che si mise a slinguazzargli l'ano. "Che porcata!" pensai ma stranamente la mia passera si inumidì. Dopo poco il cazzo duro di Francesco entrò nel culetto di mio figlio che si fece chiavare come una puttanella. Mentre scopavano facevano anche lingua a lingua. La scena mi sovraeccitò e iniziai un furioso ditalino stando attenta a non farmi sentire. Dopo una lunghissima fottuta Francesco godette schizzando sulle palle di mio figlio e la mia fica si brodolò in un orgasmo intensissimo. Quell'esperienza mi aveva segnata non poco. Non dissi che li avevo visti ma da quella volta restai così intrigata da voler divenire la loro troia complice. Passarono dei giorni di quiete, poi passai all'azione. Cambiai look facendomi bionda e abbandonai il ruolo di mamma premurosa. Prima mi misi a giocare con loro ai videogiochi, parlai di sesso facendo scena in base alla conoscenza dei gusti dei due che ben conoscevo, gli dissi:"Tranquilli ragazzi, le donne fanno solo soffrire, dovreste provare tra ragazzi, magari è più semplice, più appagante". Arrossirono. Mio figlio disse:"Sul serio mamma non ti darebbe fastidio?" ed io, con tono rassicurante:"Ma no caro, qual'è il problema!". Mentre eravamo tutti e tre sul divano a parlare dissi a Francesco a bruciapelo:"Senti, ti piace mio figlio?", lui rispose..."Siiii...", ed io esclamai:"Allora bacialo in bocca!" e i due si baciarono. Magnifico! Erano pronti a farlo davanti a me. Francesco si scopò mio figlio sul divano per un'ora buona mentre io mi sditalinai di fianco a loro venendo splendidamente più di una volta. Ero proprio in vena di troiate, quando ebbero finito di trombare li feci stendere a terra e pisciai nelle loro bocche a turno usandole come w.c.








Qualche tempo dopo...



Il tabaccaio spilorcio inculato

$
0
0
Mio marito Gustavo, di professione tabaccaio, è stato sempre uno spilorcio. Tanti soldi accumulati e mai una cena fuori, mai una vacanza, mai niente di niente. Un giorno un suo amico, Dario, gli chiese del danaro in prestito per risolvere un problema importante e il mio coniuge, taccagno incallito, naturalmente negò l'aiuto. Pensavo che i due venissero alle mani ma Dario trovò un singolare modo di punirlo che piacque anche a me: tirò fuori il cazzo e glielo ficcò dritto nel culo! Lo stronzo godette e godette ancor di più perchè l'inculata era gratis! Dopo anni di matrimonio dovetti assistere anche a mio marito che si faceva rompere il culo dall'amico con tanto di sborrata nell'ano. Eh si, l'ho sempre detto che pur di non cacciare soldi se lo sarebbe fatto mettere pure nel culo ma non pensavo che accadesse davvero!

Non c'è cazzo per signora!

$
0
0
Ero convinta di scopare ma a quel festino c'erano solo uomini che inculavano altri uomini così, seduta sul divano, urlai:"hey c'è cazzo per signora?"

Avvocato dei gay

$
0
0
Sono un avvocato ed anche una bella gnocca bruna. Mi capitò il caso di tre individui accusati di aver stuprato una ragazza. Difficile formulare una difesa valida per un episodio di tale gravità. Mi recai in cella per fare la loro conoscenza. Dopo un pò di dialogo dissi:"Ragazzi qui la situazione è difficile, dovete fornirmi tutti gli elementi possibili se volete che io imposti una difesa valida". In coro mi risposero:"Avvocato, non siamo stati noi!". Replicai:"E perchè dovrei credervi, cosa attestate a vostra discolpa?". A quel punto quegli uomini iniziarono a succhiarsi i cazzi tra di loro! Fui sorpresa ma lieta di ciò, dall'ardore con cui se lo prendevano in bocca a quelli lì importava ben poco della fica il che rappresentava un'ottima prova di innocenza. Lasciai che se lo succhiassero, poi li segai io. Infondo meritavano un bel premio per avermi offerto l'assist per vincere la causa.      



Viewing all 104 articles
Browse latest View live