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Due cazzi nel culo
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La mamma troia scopre il figlio gay
Mi chiamo Vanessa e, per la maggioranza degli uomini, sono una gran gnocca. Sono separata da un anno e, ad esser sincera, prendo cazzi a volontà da amici, colleghi di lavoro e, talvolta, perfino conoscenti. Tutto bello, direte voi, o magari direte "che gran zoccola!" ma anche una come me ha i suoi motivi di preoccupazione, vediamo perchè. Mio figlio Dario non ha mai amato studiare. Il suo improvviso interessamento ai libri mi puzzava quantomeno. Questa voglia ritrovata per la cultura era iniziata da quando si frequentava con Marco, un compagno di classe. La cosa mi rese contenta in principio, non pensai a strani possibili risvolti. Un ragazzo era perfetto per pensare alla cultura laddove una girl avrebbe potuto distrarlo. Un giorno Marco pranzò a casa nostra. Il pomeriggio i due si chiusero in camera per studiare. Da sempre un pò morbosa e curiosa avevo praticato da tempo un foro nel muro dietro un quadretto per spiare mio figlio. Il buco connetteva visivamente la parete in cima alle scale con la sua cameretta. Questo mi aveva già permesso in passato di osservarlo varie volte a segarsi. Fin qui niente di nuovo, tutti i figli delle mie amiche lo fanno. Ma stavolta la situazione era un pò diversa. Sicura di vederli impegnati a studiare ebbi una bella doccia fredda, o calda, per meglio dire.
Abituata a stare in libertà come quando ricevevo i miei amanti ero in tacchi autoreggenti, perizoma, e tette al vento. Iniziai ad osservare dal mitico buco nel muro. Altro che studio, i due stavano giocando lingua a lingua sul lettino! Poco dopo mio figlio si mise a succhiare il cazzo dell'amico che gradì molto il lavoretto orale. Quel maialino di Dario mi aveva fregato il dildo per farselo mettere nel sedere da Marco. "Che porci!", pensai. I due si spogliarono completamente. Sicuri di non essere osservati si dettero da fare sul letto. Marco spinse il suo cazzo, indurito dal precedente bocchino, nel retto di mio figlio facendolo entrare dentro completamente. Era proprio un bell'amico, non c'è che dire, visto che stantuffò mio figlio per una buona mezz'ora prima di godere venendogli in culo. Dario sborrò felice sulle lenzuola per il piacere dei colpi di cazzo ricevuti in culo. Bella sorpresa per me, il figlio frocio sbattuto a quel modo dall'amico. Una vera porcata non c'è che dire. Ma se come mamma ero contrariata, come donna ebbi una reazione diversa e gli umori abbondanti formatisi nella fica ne erano la prova. Tolsi il perizoma facendomi un ditalino vogliosissimo mentre loro due assaporavano ancora il gusto dell'orgasmo baciandosi nuovamente in bocca senza alcun pudore.
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La bionda non gli basta
Per esperienza vi dico: non andate mai a trovare il vostro fidanzato nei giorni al di fuori di quelli prestabiliti, potreste incappare in una situazione spiacevole. Era metà del pomeriggio di un giorno infrasettimanale quando mi recai a casa del mio boyfriend per fargli una sorpresa, solo che la sorpresa la fece lui a me! Viveva solo e io avevo le chiavi. Poco dopo essere entrata nell'abitazione sentì subito ansimare. Mi avvicinai alla porta della sua camera e spiai senza far rilevare la mia presenza. Ero convinta che stesse con un'altra ragazza invece no, molto peggio! Giacomo, il mio lui, si stava baciando in bocca col suo amichetto del tennis, Giorgio, e intanto si segavano i cazzi a vicenda. "Porca troia!", pensai. Restai a guardare in silenzio. L'approccio soft era solo l'inizio. Giorgio si mise a leccare il pisello di Giacomo che crebbe notevolmente per l'eccitazione. Poi fu Giacomo a dedicarsi all'amico leccandogli minuziosamente il buchino anale. I due zozzoni proseguirono il torbido gioco tra maschietti a 69 e poi il mio ragazzo lo mise in culo all'amico. Eh si, se lo chiavò perbene, non c'è che dire! Dopo la lunga scopata Giorgio slinguazzò la cappella di Giacomo e si prese un getto di sborra in bocca. Sdraiati sul lettino i due si baciarono nuovamente e intanto Giorgio se ne venne segato dolcemente dal mio ragazzo. Schifata inizialmente devo ammettere che rimasi colpita dal modo in cui i due si davano piacere, d'altronde non m'era mai capitato di vedere farlo tra ragazzi da vicino. La cosa non finì lì perchè i due, ancora vogliosi, continuarono il gioco sotto la doccia coi cazzi ben insaponati. Che dire, pensavo che le belle tette che mi ritrovo bastassero a Giacomo ma, evidentemente, con cazzo e culo dell'amico ci trova molto più gusto!
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Stimolatrici della prostata
E' risaputo che la stimolazione anale non è un piacere riservato alle sole donne. Queste adorabili puttane sembrano essere ben consapevoli di ciò e stuzzicano i loro partner maschili con lingua e dita. Qualcuna più ardita ci mette dentro tutta la mano, le dita dei piedi e, perkchè no, il tacco della scarpa!
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Sverginato dal cazzo nero
E' proprio vero che delle donne non ci si può fidare. In quel periodo, risalente all'incirca allo scorso anno, ero arrapatissimo. Convinto di trovare una passera disponibiletra le mie amiche iniziai da Vanessa. Andai a casa sua. Era eccitantissima in reggicalze. Notò il mio arrapamento ma on cambio del sesso voleva un regalo costoso, io non avevo abbastanza soldi e così sfumò la "dolce" Vanessa. Ma avevo altre carte da giocare. Tentai con Luisa, la mia affascinante collega d'ufficio. Anche lei notò la mia voglia e, tutto sommato, fu piuttosto disponibile. Il problema è che prima avrei dovuto portarla a cena in un ristorante di lusso. Dunque esito negativo anche con Luisa. Restava Elena. Andai a trovarla ma si negò perchè non l'avevo mai portata fuori nei week end in passato. In parole povere tutte erano venali e volevano qualcosa in cambio, nessuna era disposta a darla gratis. "Che zoccole!", pensai, e mestamente me ne tornai a casa.
Salì le scale del palazzo. Mentre aprivo la porta di casa incontrai Samuel un maschio di colore che abitava in fitto da un mesetto sul mio stesso pianerottolo e che conoscevo a malapena. Lo salutai. Mi guardò e disse:"Che faccia triste amigo...che te passa?". Risposi:"Niente, avevo voglia di figa ma nessuna delle mie amiche me l'ha data". Mi guardò sorridente e disse:"Ah! Amigo! Si sa che donne essere muy stronze a volte". Mi fece ridere e gli risposi istintivamente senza pensarci troppo su:"Si, vabbè immagino che tu non avrai problemi con quel fisico che ti ritrovi e il bell'arnese che avrai di sicuro tra le gambe". Lui raccolse quella frase che avevo detto e si tolse la maglietta. L'imponente torso nudo era sotto i miei occhi. Mi disse:"Questo è il mio fisico, ti piace?". Non avevo mai pensato agli uomini in senso sessuale ma devo ammettere che il corpo di Samuel mi colpì. Solo ammirazione però, fin lì. Samuel esclamò:"Togliti anche tu la maglietta, vediamo come sei messo". Ero imbarazzato soprattutto per il fatto che non potevo competere con il suo corpo. Mi vergognavo un pò ma tolsi la maglia. Lui mi guardò e sentenziò:"Un pò magrolino ma non male". Per paura di essere visto da qualcuno del condominio gli dissi:"Meglio che entri da me". Lui mi seguì e io chiusi la porta di casa. Mi tranquillizzai un pò, nessuno avrebbe potuto spettegolare almeno. Con un'atmosfera di maggior tranquillità l'intimità non tardò a manifestarsi. Lui si chinò leggermente e iniziò a leccarmi un capezzolo. Rimasi sorpreso da quel gesto dolce che si contrappose alla sua stazza fisica da duro. Samuel si abbassò le mutande scoprendo la grossa fava. Ormai non c'erano più dubbi era un chiaro invito al sesso. La vista del suo pene suscitò in me emozioni contrastanti che si mescolarono in un cocktail micidiale. Da un lato l'avversione al mio stesso sesso, il limite imposto dai soliti tabù, dall'altro l'esplosione del desiderio trasgressivo. Restai spaesato per alcuni secondi dopodichè, guidato dalla libidine profonda, afferrai il suo pene nella mano accarezzandolo un pò. L'eccitazione aumentò sempre di più. Mi inginocchiai e glielo presi in bocca spompinandolo dolcemente. Era una sensazione stupenda. La grande repressione sessuale data dalla lunga astinenza dalla fica fu un forte stimolo che mi aiutò notevolmente a superare il freno inibitorio determinato dall'omosessualità. Ero coinvolto e avevo l'uccello di un altro uomo in bocca! Oh si, gli feci un gran bel chinotto. Ormai nudi proseguimmo con un ricco 69. Le sue labbra carnose risucchiarono il mio uccello in piena erezione procurandomi brividi di indescrivibile piacere. Arrivò il momento di far saltare anche l'ultimo dei tabù, accadde quando lui infilò la sua asta dentro di me. L'entrata del pene fu dolce ma non mi evitò di sentire parecchio dolore. Mi stantuffò a missionaria in modo prolungato. A furia di essere trapanato il dolore si sfumò sempre più in piacere. Continuò a fottere il mio culo ampiamente sverginato a pecorina. Scopato così sul mio letto mi fece sentire più puttana di una donna. Tenendomi per i fianchi mi dette un'altra bella strapazzata prima di godere intensamente nel mio culetto. Gli schizzi forti e bollenti di sperma mi arrivarono fin dentro l'intestino. Ero totalmente in estasi ma col cazzo ancora pieno di seme. Ci pensò lui a farmi rilassare. Si inginocchiò facendomi uno splendido ed estenuante bocchino con risucchio ed io non resistetti dallo schizzargli in bocca tutto lo sperma che avevo accumulato in corpo. Ripresi fiato e andammo a fare la doccia insieme. Fu proprio una giornata memorabile quella del primo incontro con Samuel. E' una fortuna che abitiamo vicini così la notte ci pensa lui a riscaldarmi sotto le lenzuola. E' così che ho risolto i problemi con le donne ma, mi raccomando, non spargete trovo la voce in giro :)
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La moglie perversa lo rende pompinaro
Mi chiamo Sonia e sono sposata con Luigi da due anni. Lui è un porcellino ma io, come vedrete, lo sono molto di più. Per oltre un anno lui aveva insistito affinchè io guardassi ogni genere di materiale porno con belle donne su internet, dai video alle foto. Per amore si fa anche questo e infondo non era certo un problema per una donna di mondo come me. Tuttavia anche io avevo una fantasia: vedere mio marito alle prese con un cazzo. A volte gli avevo fatto qualche accenno mostrandogli a mia volta spompinamenti tra uomini ma lui aveva sempre commentato:"Dai Sonia, è roba da finocchi questo!". Non replicai mai tranne una volta in cui stizzita gli risposi:"Allora secondo te io sono lesbica che guardo tutto questo?", lui mi disse:"Non lo so, ma tra donne è diverso". Non dissi niente ma pensai:"Che maschilista di merda!". Se inizialmente si trattava solo di una fantasia dopo l'idea di vederlo alle prese con un uomo divenne molto più concreta alimentata dal desiderio di "vendetta erotica". Spiegai il mio desiderio a un'amica e lei mi disse che c'era in programma un festino altamente bisex in quel periodo. Si trattava di un localino particolare con uomini e donne. La peculiarità consisteva nel fatto che le donne erano di contorno con gli uomini molto complici tra di loro. "Perfetto!", pensai. Dissi a Luigi che un'amica dava una festa senza specificare i dettagli. Col fatto che l'ingresso era gratis lo convinsi facilmente a venire. Ci fu dapprima una cena normalissima. Poi tutti si spostarono in delle sale più "privè" con dei divani. Le luci soffuse favorivano una certa privacy. Notai subito un tipo con la giacca che spompinava un tizio con la camicia bianca. "Bene" mi dissi. Poco dopo osservai, a una distanza di tre o quattro metri, una donna che interagiva con tre uomini. In realtà la donna "aiutava" i maschi a succhiarselo tra di loro. La mia fichetta cominciò ad andare in escandescenza. Luigi notò questi bizzarri siparietti ed esclamò:"Cavolo, che strano locale!". La presenza delle donne lo confuse un pò e non capì subito del tutto la particolarità del locale. Nel frattempo individuai un ragazzo con la camicia rossa, presi mio marito per mano e andai a sedermici vicino. Si chiamava Genny e sapeva perfettamente l'andazzo della serata. Sottovoce gli chiesi che ne pensasse di mio marito e lui rispose che era carino facendo complimenti anche a me. Era quasi fatta, avevo trovato il soggetto giusto. Cercai di farli baciare tra loro. Mio marito pensava che stessi scherzando e baciò l'altro tiepidamente. Ci voleva di meglio. Genny mi dette una mano tirando fuori il cazzo. Ne approfittai per spingere la testa di mio marito sull'uccello estraneo. Il pene gli scivolò splendidamente in bocca mentre la mia fica continuò a riempirsi di umori. Tanto scetticismo sfatato in pochi secondi dal gusto piacevole del cazzo altrui. Gli tenni la mano sul capo per assicurarmi che non si tirasse indietro. La succhiata andò avanti per dieci minuti buoni. Poi fu il ragazzo a prendere l'iniziativa ricambiando la pompa. Si fiondò sul cazzo di Luigi sbocchinandolo perbene. Baciai mio marito con passione per stemperare l'imbarazzo tranquillizzandolo. Genny proseguì la pompa a Luigi con dedizione mentre io gli afferrai il cazzo segandolo. Mio marito si lasciò sbocchinare perbene dal nostro amico per almeno venti minuti finchè godette intensamente. Lo sperma di mio amrito schizzò in bocca a Genny che lo bevve tutto. Intanto io aumentai il ritmo della sega al ragazzo in modo che potesse godere anche lui. Dopo alcuni minuti sborrò copiosamente riempiendomi la mano di caldo seme. Avevo realizzato la mia perversa fantasia.
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Sodomizzato da due monelle
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Deliziosa trav
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Lei incula amante e marito
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Per fortuna che c'è l'amico
Voglioso di rimediare ragazze andai ad una festa insieme al mio amico Giancarlo. Puntammo due belle biondine. Ci avvicinammo porgendo loro un drink. Erano molto carine ma lesbiche per cui niente da fare. Delusi dalla festa andammo via con la mia auto. Durante il tragitto adocchiammo due avvenenti ragazze. Avevano bisogno di un passaggio e glielo demmo molto volentieri. Giungemmo davanti alla loro abitazione, ci invitarono ad entrare per bere qualcosa. Pensammo:"E' fatta cazzo! Si scopa!", invece no! Bevemmo il drink, intanto le girls iniziarono a parlare con tono scherzoso. Ci mostrarono le deliziose tette, dai collant poi si vedevano bene le fessure figali ma era solo un contentino per ringraziarci del passaggio. Purtroppo anche queste due erano irrimediabilmente lesbiche.
prima fregatura...
seconda fregatura...
Dopo i tentativi falliti con le donne andammo a dormire coi coglioni colmi di sperma. La mattina dopo io e lui ci incontrammo di nuovo. L'idea era di fare un'altra "escursione" in auto nella speranza di beccare qualche tipa possibilmente non lesbica. Girammo per oltre due ore senza trovare anima viva. Stanco di guidare fermai l'auto in una zona di campagna per andare a fare pipì. Una volta risalito in auto notai una libidine quasi incontenibile in Giancarlo. Fu lui a proporre una sega in compagnia così almeno ci saremmo sfogati. Il porcellino aggiunse che nudi saremmo stati più comodi, del resto laggiù chi mai ci avrebbe visto. Ci togliemmo tutto, scarpe, magliette, pantaloni e mutande e iniziammo a toccarci ognuno per conto proprio. Devo ammettere che era piuttosto eccitante farlo guardandosi a vicenda. Fu di nuovo Giancarlo a fare la prima mossa. Mi chiese con disinvoltura se mi dispiaceva essere toccato e mi accarezzò il pene. "Accidenti che intraprendenza!", pensai. I casi erano due, o era talmente eccitato da desiderare il contatto perfino con una persona dello stesso sesso, oppure sotto sotto gli piacevano i ragazzi, magari un pò entrambe le cose. Lasciai che mi accarezzasse il pene e ricambiai il gesto. Era molto eccitante segarsi a vicenda. Questa complicità mi sciolse parecchio. Ma Giancarlo era pieno di risorse, mi invitò a provare un gioco, strofinarci le cappelle. Un contatto così intimo ecciterebbe chiunque e così mi lasciai andare sempre di più. Ci trastullammo così per alcuni minuti dopodichè, a sorpresa, Giancarlo prese il mio uccello in bocca! Bhè adesso stava esagerando, si era spinto davvero oltre. Farmelo prendere in bocca da un uomo avrebbe dovuto farmelo ammosciare invece provai un immenso e perverso piacere. Inutile negare, mi stava facendo un bellissimo e intenso bucchino. Il mio cazzo si fece durissimo. Lui tolse la bocca per darmi un bacio, l'ennesimo tabù sfatato. Facemmo lingua a lingua col sapore del mio cazzo e non vi nascondo che mi piacque un bel pò. Ero in tiro e lui era pronto a darmelo così ne approfittai per violargli l'intimità anale. Si mise su di me a candela e lo impalai sul sedile dell'auto. Una lunga e intensa scopata finchè godetti scaricando nel suo culo la grossa quantità di seme che avevo in corpo. Lui godette ansimò ma non riuscì a venire in quel frangente. Gli dissi:"Rivestiamoci e andiamo da me, non c'è nessuno!". Andammo a casa mia, ci spogliammo in fretta e me lo scopai di nuovo a candela, stavolta sul mio lettino. Poi me lo feci a pecorina, lo chiavai perbene fino a schizzargli nuovamente nel buchino. Eccitato dalle numerose stantuffate ricevute in culo esplose anche lui schizzando a fiume sulle lenzuola. Assaporammo quegli orgasmi baciandoci in bocca felici di aver scoperto una nuova dimensione del piacere fino ad allora inimmaginata. Una complicità maschile che ci avrebbe permesso di non dipendere dalle ragazze. Tutto magnifico solo che non avevo considerato che non eravamo affatto soli. Essendo la casa enorme non mi ero accorto che, dalla parte opposta dell'abitazione, mia zia Dora, che veniva spesso a farci visita, era seduta in salotto mentre mia madre Luisa era in bagno. Uscendo dalla toilette la mamma aveva visto tutta la scena gay tra noi ragazzi tramite la finestrella che dà in camera mia. La mia genitrice era furibonda anche se mascherò la rabbia con una risata tipica del suo carattere ottimista. Per fortuna zia Dora intervenne in mio favore consigliando di non dirlo a mio padre. In tale modo solo la zia e la mamma erano a conoscenza del segreto maschile e avrebbero chiuso un occhio se mi fossi portato Giancarlo in camera per scopare. Chiuso un occhio si fa per dire. Alcune donne sono curiose, la mamma poi aveva già spiato una volta per caso, forse lo avrebbe rifatto volontariamente in seguito magari coinvolgendo nella visione mia zia Dora, donna di grande apertura mentale. Niente male avere due spettatrici d'eccezione!
L'accoppiamento continua tra le mura domestiche...
Il finale...
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Uomini inculati in piscina
Salve, vi racconto quello che è successo l'estate scorsa. La mia amica Emy (capelli neri corti, tacchi rossi) mi invitò a un "pool party". Un bell'ambientino, piscina, champagne e poi 7 maschi e 4 femmine, me compresa. Una presenza massiccia di uomini, dunque, e con bei fisici per giunta! Pensai subito che la situazione avrebbe preso rapidamente la piega dell'orgia classica.
Mi sbagliavo perchè quei bei fusti si limitavano a cose soft con le donne, si facevano succhiare il cazzo concedendoci al massimo una leccata di fica. Tra di loro, invece, oltre a dedicarsi a focosi pompini si inculavano pure. Fu così che pian piano arrivarono a fottere a coppie sul pratone ai bordi della piscina con noi ragazze "di contorno". A proposito, io sono la rossa.
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Il nipote pompinaro
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Coppietta guardona
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Difficoltà di erezione parte uno
E' risaputo che noi donne, quando ci innamoriamo, siamo più vulnerabili. Ero pazza di Manuel anche se a letto l'intesa stentava a decollare a causa sua. Mi chiamo Antonella, sono bruna e non credo di essere una tipa da buttare ma, nonostante ciò, la sua erezione tra le lenzuola era praticamente inesistente. Tacchi, lingerie, e completini di ogni genere non avevano risolto il problema. Preoccupata ne parlai con un'amica e lei mi consigliò di provare col porno. Valeva la pena di tentare, ragazze più avvenenti di me magari lo avrebbero "risvegliato". Da sempre etero convinta e con pregiudizi sui rapporti erotici tra sessi uguali feci quasi fatica a cercare ragazze sexy. Gira gira finchè beccai una bionda mozzafiato in lingerie nera e tacchi. Gli sbattetti in faccia il monitor con le foto della ragazza e cominciai a segarlo lentamente. Intanto gli sussurravo all'orecchio:"Cercherò di non esser gelosa, dai dimmi la verità ti piace questa? Che le faresti?". Mi rispose solo:"E' molto carina". Continuai a segarlo. Pensai che magari si mantenesse per soggezione nei miei confronti. Usai la bocca sul suo pene per un tempo interminabile mentre mi masturbavo. Mai sarei stata realmente con una donna ma vi confesso che quella ragazza mi piaceva virtualmente e provai piacere a sditalinarmi guardandola ogni volta che, alzando la testa, prendevo fiato dalla pompa. Venni mentre lui mi sborrò finalmente in bocca anche se l'erezione era stata deboluccia. Percepì che quella sventolona non lo aveva fatto rizzare perbene e, a quanto pare, nemmeno io.
Fine prima parte
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Difficoltà di erezione parte due
Che dire, magari la ragazza delle foto non era stata pienamente di suo gusto. Questo gioco non era stato affatto male così decisi di continuare e mi misi alla ricerca di nuove e affascinanti donzelle. Beccai questa tipa, una vera strafica. Ripetetti la sega e la pompa al mio boyfriend come la prima volta. Anche in questa occasione mi piacque toccarmi guardando una donna, e che donna! Come con la bionda venne dopo lunghissimo tempo e con scarsa erezione.
Anche con quest'altra splendida fanciulla, trovata su internet tre giorni dopo la mora, le cose andarono nella stessa maniera.
fine seconda parte
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Difficoltà di erezione parte tre
Proseguiamo dunque l'articolato racconto. So cosa state pensando:"Antonella nelle prime due parti ci hai fatto vedere foto di belle fiche usate per stimolare il tuo ragazzo ma questo blog è incentrato essenzialmente sul cazzo... e possibilmente tra uomini". Non abbiate fretta e godetevi il seguito. Dopo questi tentativi più o meno falliti o scarsamente riusciti, come dir si voglia, persi la pazienza e, su uno scatto di nervi dissi:"Ora basta con le buone Manuel, tu mi deludi ed io faccio sesso con un altro!". Espressi quella frase sull'incazzatura ma chissà che renderlo cornuto non lo avrebbe smosso un pò. Un'amica mi dette il cellulare di un tipo ed io lo invitai a casa. L'idea era di fare qualcosa di soft per risvegliare la libidine sepolta del mio ragazzo. Inoltre misi in atto questa strategia cornificatoria in corrispondenza del ciclo per cui la fica, riempita dal tampone interno, era praticamente inaccessibile.
to be continued :)
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Auguri a suon di cazzo
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Punizione esemplare
Sono sempre stato un gran giocatore ma i debiti di gioco sono una brutta cosa. Il Natale era ormai alle porte ed io non potevo proprio fare a meno di continuare a scommettere sui cavalli e così, giorno dopo giorno, persi tutto. Volevo assolutamente rifarmi per cui mi recai da una signora di malaffare, chiamata Madame X, a chiedere soldi. La donna-boss, sempre col volto coperto, mi concesse il prestito e avvisò:"Se non li restituirai, interessi compresi, sarà peggio per te". Centomila euro non sono proprio due spiccioli. Andai a giocare e, settimana dopo settimana, persi tutto. Ero proprio in un bel guaio, cosa avrei detto a Madame X? Decisi di squagliarmela cambiando zona ma, in qualche modo, lei riuscì a rintracciarmi. Tuttavia, barricato in un'abitazione fuori città munita di sofisticati sistemi di allarme avrebbe avuto una certa difficoltà a venirmi a prendere insieme ai suoi "gorilla". Purtroppo mi adescò con un banale tranello. Avrei dovuto capire che la ragazza sulla moto fuori dalla mia casa era un'esca. La voglia di scopare mi accecò e così corsi verso la pupa che si mostrava nuda. Ovviamente fui immobilizzato dagli uomini di Madame X nascosti nella boscaglia.
Fui portato al suo cospetto. Madame X mi disse:"Ahi ahi signorino hai toppato! Eppure ti avevo avvertito che non dovevi fare stronzate, mi hai bruciato 100.000 euro manigoldo!". Proseguì:"Dovrei ucciderti per questo ma ti riconosco un certo fegato. Ti punirò in modo diverso, sarai umiliato davanti a me e alle mie amiche ahahahah!". Pensai:"Meno male cazzo, almeno non muoio!". Avrei salvato la vita ma a caro prezzo. Due donne molto sexy, una bionda, l'altra bruna, entrarono nella stanza insieme a due uomini. Madame X e le altre donne si accomodarono in poltrona desiderose di guardare mentre gli uomini si avvicinarono a me. In quel momento mi fu tutto chiaro: dovevo stare coi maschi al cospetto delle signore. Le amiche della "madame" iniziarono ad insultare e ironizzare, la bionda lo fece in dialetto napoletano, l'altra in italiano e in inglese.
Iniziò uno dei due, un bel ragazzo dalla parlata napoletana. Mi presentò subito il suo cazzone ed io lo segai con cura. Poi lo leccai e lo spompinai. Le donne intanto ridevano e si masturbavano. Devo dire che fu meno spiacevole di quanto pensassi. Il ragazzo figo mi smanettò un pò il cazzo, poi mi mise il suo tra le chiappe fottendomi a fondo. Intanto si avvicinò l'altro, un tipo villoso con la barba, un vero macho, e mi dette il suo palo in bocca. Lo accolsi tutto. Nel frattempo l'altro mi inculò da dietro. I due uomini mi resero la loro puttana davanti alle donne dandomelo in culo e in bocca allo stesso tempo. Giunti al culmine del piacere schizzarono l'abbondante seme inondando il mio viso.
Non finì certo così. Le donne vennero tutte sditalinandosi e guardando me che prendevo cazzi e sborra, poi si alzarono dalle poltrone e, a turno, mi pisciarono in bocca senza pietà! Cominciò la biondina seguita a ruota dalla mora. Alla fine madame X scoprì finalmente il viso. Era davvero una bella donna. Volle che avvicinassi la faccia alla sua fica. Sentì l'odore inebriante di quella sorca pulsante, poi un getto copioso di urina mi allagò il viso sommandosi a quelli già ricevuti dalle altre ragazze. Madame X mi disse ironicamente:"Buon Natale brutto stronzone!", poi, nella sua grande magnanimità mi permise di fare la doccia per pulirmi da sborra maschile e piscio femminile. La bella padrona mi sussurrò all'orecchio che mi sarebbe toccato questo tipo di trattamento-punizione ogni settimana fin quando non avessi restituito l'intera cifra presa in prestito comprensiva degli interessi. A parte la difficoltà di racimolare il danaro devo dire che ci avevo preso un certo gusto a questo zozzo gioco e, quasi quasi, era assai meglio che pagare. A dire il vero a tutt'oggi non ho ancora saldato il debito!
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Inculati da due vandale
Mi trovavo in auto con un amico quando scorgemmo due ragazze in difficoltà. Dissero che il loro mezzo di locomozione si era fermato ma in realtà non era vero. Volevamo dare una mano io e il mio amico e poi le tipe, in minigonna jeans, erano veramente sexy. Ma le pupe erano tutt'altro che due cerbiatte impaurite. Agili quanto mai ci immobilizzarono per poterci sottomettere. Ci sistemarono su delle pile di pneumatici facendoci stare uno di fronte all'altro. Dopo di ciò ci scoparono il culo con lo strap-on a tutta forza. In pratica ci sverginarono entrambi. A furia di essere trapanati, per una mezz'ora buona, godemmo sborrando sull'erba. Le tipe si assicurarono che non potessimo muoverci e fuggirono ognuna a bordo di un veicolo per cui restammo legati e senz'auto! Non sporgemmo denuncia per non indicare i dettagli piuttosto intimi dell'accaduto alla polizia. Superato lo shock iniziale riparlai dell'episodio con il mio amico e lui mi disse che infondo gli era piaciuto farsi inculare. Anche io avevo provato piacere così decidemmo di fare una passeggiata nella zona in cui le avevamo incontrate. Chissà, magari avrebbero potuto stantuffarci una seconda volta.
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Inculato davanti alla moglie
Tommaso, il collega di lavoro di mio marito Felice, aveva un atteggiamento che mi dava sui nervi. Ogni volta che veniva da noi a cena si metteva a scherzare con il mio coniuge dicendo battutine fuori luogo e di cattivo gusto a sfondo sessuale in mia presenza tipo:"Felì te piacerebbe un bel cazzo eh?" oppure "Signora bella a suo marito piace più la fava della gnocca!". Felice diceva che Tommy lo faceva per attirare l'attenzione e che io non dovevo dar peso alla cosa. Lasciai correre finchè un bel giorno successe il patatrac. Era primavera ma faceva già un certo caldo specialmente fuori. Felice aveva invitato Tommaso a prendere il sole nella nostra piscina. Il collega di mio marito quella mattina non pronunciò le solite battute. Io stavo in casa a fare servizi mentre loro erano fuori ad abbronzarsi un pò. Ad un tratto Tommaso venne da me e disse di aver molta sete così preparai due drink in modo che ne portasse uno anche a mio marito.
Mentre Felice e Tommaso erano fuori misi in funzione la lavatrice, poi mi sedetti sul divano a vedere la tv e, in seguito, mi stesi un quarto d'ora per riposare un pò. Anche quando il clima è piu caldo adoro mettere le calze oltre alle calzature coi tacchi. Si sa, una donna ama ricevere sguardi di conferma del proprio sex appeal, apprezzamenti che io ricevo puntualmente quando esco per fare la spesa e altri servizi. Ad ogni modo i tacchi a volte fanno un pò male se tenuti ai piedi a lungo. Quel giorno non ce la facevo più a tenere le scarpe e così pensai di toglierle e metterle fuori per farle arieggiare. In tal modo avrei anche visto cosa combinavano quei due.
Non avrei mai dovuto uscir fuori perchè vidi qualcosa di difficile da mandar giù per una moglie. Ignari della mia presenza i due erano in inequivocabili atteggiamenti erotici. Tommaso Aveva l'uccello di mio marito in bocca! Nonostante lo shock la curiosità mi fece restare a guardare la scena. Felice ricambiò la pompa appena ricevuta, poi si fece impalare dal collega. Non era uno scherzo, il cazzo gli piaceva davvero! Dopo un'estenuante chiavata Tommaso e Felice si menarono il pene segandosi ognuno per conto proprio. Mio marito si fece anche fistare il buco anale col dito. I cazzi non tardarono a sborrare entrambi. Il sesso tra uomini non è mai stata la mia fantasia preferita ma devo ammettere che quella che vidi fu una gran bella fottuta. Non ho mai detto a mio marito di averlo spiato quel giorno e so per certo che queste chiavatine con l'amico continuano, di tanto in tanto. Non posso certo gettare il matrimonio alle ortiche per le nuove fantasie del mio coniuge, nè sputtanare tutto ad amici e parenti. Vorrà dire che qualche volta me lo scoperò io con lo strap-on eheheh :)
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