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Channel: Uomo inculato il maschio sfondato dal cazzo
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Cazzo nero in famiglia

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Mi chiamo Vera. Mia sorella Giulia era depressa per l'improvviso insorgere dell'impotenza del marito Gino. Mi diceva che non riusciva più a sostenere una situazione del genere ma che non aveva il coraggio di farsi l'amante. Passò un pò di tempo e Giulia sembrò aver ritrovato l'entusiasmo. Le chiesi cosa fosse cambiato. Lei non voleva dirlo ma, dopo ripetute insistenze da parte mia, vuotò il sacco. La situazione era radicalmente mutata da quando avevano assunto George, un domestico di colore. Pensai subito che quest'uomo si sbattesse mia sorella. Incuriosita le chiesi i dettagli ma lei non volle parlare, si vergognava la troia. A quel punto la misi sul piano del ricatto, le dissi:"Facciamo così Giulietta, fammi assistere a quello che combini altrimenti ti sputtano in giro!". Mia sorella, preoccupata, rispose:"Eh va bene, va bene, che bastarda che sei!". Andai a casa loro, il marito era presente. Pensai subito tra me e me:"Ah, bene, cornuto consenziente!". Mia sorella si spogliò e dopo aver spompinato il nero se lo fece mettere direttamente nel culo! Vedere Giulia trapanata da quel missile mi fece ribollire il sangue. Il marito mi guardava con aria di vergogna, io gli sorrisi come per tranquillizzarlo. Mezz'ora buona di impalata in cui mia sorella gemeva di piacere. Il nero godette bagnandole il culo di sperma. Credevo fosse finita lì ma in pentola bolliva qualcos'altro. 



Il nero si avvicinò al marito di mia sorella, gli tolse i pantaloni e, con disinivoltura, piazzò l'uccello nel culo bianco di Gino. George, dopo essersi fatto lei, ne aveva anche per lui! Giulia mi guardava imbarazzata mentre i due uomini fottevano a piacimento. Giulia si rivestì, credendo di rompere la tensione mi disse:"Vera vuoi un drink?". Accettai, ne prese uno anche lei. Ci mettemmo sedute sul divano mentre il nero continuava a trapanare Gino senza pietà. A bruciapelo le domandai:"E' dura accettare che tuo marito lo prende nel culo?". Mi rispose:"Bhè cara, sai com'è, Gino non riusciva più a farmi godere, in questo modo invece godiamo entrambi". Risposi:"Eh si vedo vedo". La mia fichetta si era bagnata notevolmente a furia di vedere cazzi nel culo e così, in preda all'eccitazione, mi tolsi i vestiti e poi spogliai lei. Non se l'aspettava, le dissi:"hai fatto 30, fai pure 31!". Giulia era sempre stata più brava di me in tutto, a scuola, nel lavoro, inoltre si era sposata ed io no. L'avevo sempre invidiata ma ora la desideravo, volevo il suo corpo. Cercai la sua lingua con la mia, ci stette, infondo era puttana come me. Le slinguazzai i capezzoli sul divano. Il nero e il marito sgranarono gli occhi vedendoci lesbicare. Spesso, in passato, quel maialino di Gino aveva ammesso che gli sarebbe piaciuto vedere la moglie e me insieme dato che siamo due belle donne. Rivolgendomi al marito esclamai:"Guarda Gino!" e misi due dita nella fica di mia sorella che emise un gridolino di piacere. Gino era in estasi tra il guardare e il prendere quel bastone nel culo. Piazzai la lingua sul clitoride di Giulia tormentandola fino a farla venire. Ansimò e godette. Intanto il nero aveva sfilato il cazzo dal buco sfondato di Gino. I due erano passati a strofinarsi le cappelle. Io e mia sorella li guardammo attentamente mentre si schizzavano i cazzi di sborra a vicenda.        


    






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